Frasi su guardia
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“Osserva il gregge che pascola davanti a te: non sa che cosa sia ieri, che cosa sia oggi: salta intorno, mangia, digerisce, salta di nuovo. È così dal mattino alla sera e giorno dopo giorno, legato brevemente con il suo piacere ed il suo dispiacere, attaccato cioè al piolo dell'attimo e perciò né triste né annoiato… L'uomo chiese una volta all'animale: "Perché mi guardi soltanto senza parlarmi della felicità?" L'animale voleva rispondere e dice: "Ciò avviene perché dimentico subito quello che volevo dire"”

Friedrich Nietzsche (1844–1900) filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco

ma dimenticò subito anche questa risposta e tacque: così l'uomo se ne meravigliò. Ma egli si meravigliò anche di se stesso, di non poter imparare a dimenticare e di essere sempre accanto al passato: per quanto lontano egli vada e per quanto velocemente, la catena lo accompagna. È un prodigio: l'attimo, in un lampo è presente, in un lampo è passato, prima un niente, dopo un niente, ma tuttavia torna come fantasma e turba la pace di un istante successivo. Continuamente si stacca un foglio dal rotolo del tempo, cade, vola via – e improvvisamente rivola indietro, in grembo all'uomo. Allora l'uomo dice "Mi ricordo".
Origine: Da Considerazioni inattuali.

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“Ho appreso a guardare in te | come si guarda in un lago.”

Sergej Aleksandrovič Esenin (1895–1925) poeta russo

da Ochtar, 3
Russia e altre poesie

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“Gesù non guarda tanto alla grandezza delle azioni, e neppure alla loro difficoltà, ma all'amore che fa compiere questi atti.”

Teresa di Lisieux (1873–1897) religiosa e mistica francese

a Celina, 20 ottobre 1888
Lettere

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“Io lo guardo, lui mi guarda. Ecco la preghiera perfetta.”

Madre Teresa di Calcutta (1910–1997) religiosa e beata albanese

Origine: Citato in Gloria Germani, Teresa di Calcutta, una mistica tra Oriente e Occidente. Il suo pensiero in rapporto all'India e a Gandhi, Paoline, 2003.

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“Il mio suono piange sangue, guardo il mondo così marcio dallo scorcio del finestrino di una volante.”

Noyz Narcos (1979) rapper, beatmaker e writer italiano

da Bodega
Non dormire

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“La sinistra è l'idea che se guardi il mondo con gli occhi dei più deboli puoi fare davvero un mondo migliore per tutti […]. Se pochi hanno troppo e troppi hanno poco, l'economia non gira, perché l'ingiustizia fa male all'economia. Si vuole un mercato che funzioni, senza monopoli, corporazioni, posizioni di dominio, ma ci sono beni che non si possono affidare al mercato: la salute, l'istruzione, la sicurezza. Il lavoro non è tutto, ma questo può dirlo solo chi il lavoro ce l'ha […]. Davanti a un problema serio di salute, non ci può essere né povero né ricco né calabrese né lombardo né marocchino: si fa con quel che si ha, ma si fa per tutti. L'insegnante che insegue un ragazzo per tenerlo a scuola è l'eroe dei nostri tempi; indebolire la scuola pubblica vuol dire rubare il futuro ai più deboli. La condizione della donna è la misura della civiltà di un paese: calpestarne la dignità è l'umiliazione di un paese […]. C'è un modo per difendere la fede di ciascuno, per garantire le convinzioni di ciascuno, per riconoscere la condizione di ciascuno: questo modo irrinunciabile si chiama laicità. Per guidare un'automobile, che è un fatto pubblico, ci vuole la patente, che è un fatto privato: per governare, che è un fatto pubblico, bisogna essere persone per bene, che è un fatto privato. Chi si ritiene di sinistra, chi si ritiene progressista deve tenere vivo il sogno di un mondo in pace, senza odio e violenza, e deve combattere contro la pena di morte, la tortura, ogni altra sopraffazione fisica o morale e ogni illegalità: essere progressisti significa combattere l'aggressività che ci abita dentro, quella del più forte sul più debole, dell'uomo sulla donna, di chi ha potere su chi non ne ha e prendere la parte di chi ha meno forza e meno voce. Qui finisce il mio tempo ma non certo il mio elenco, grazie.”

Pier Luigi Bersani (1951) politico italiano

Origine: Dal programma televisivo Vieni via con me, 15 novembre 2010; visibile su video.repubblica.it http://video.repubblica.it/politica/vieni-via-con-me-bersani-al-governo-persone-perbene/56628/55682.

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“Io non guardo la TV è lei che guarda me, io non sento la radio è lei che sente me.”

Gue Pequeno (1980) rapper italiano

da Imprenditori
Altre canzoni

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“E l’amore guardò il tempo e rise, perché sapeva di non averne bisogno. Finse di morire per un giorno, e di rifiorire alla sera, senza leggi da rispettare. Si addormentò in un angolo di cuore per un tempo che non esisteva. Fuggì senza allontanarsi, ritornò senza essere partito, il tempo moriva e lui restava.”

Luigi Pirandello (1867–1936) drammaturgo, scrittore e poeta italiano premio Nobel per la Letteratura nel 1934

Variante: E l'amore guardò il tempo e rise, perché sapeva di non averne bisogno. Finse di morire per un giorno, e di rifiorire alla sera, senza leggi da rispettare. Si addormentò in un angolo di cuore per un tempo che non esisteva. Fuggì senza allontanarsi, ritornò senza essere partito, il tempo moriva e lui restava.

Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
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“Mercoledì 18 febbraio
Prima dell'alba siamo passati tra Capri e il Continente e siamo entrati nel Golfo di Napoli. Ero sul ponte. L'indistinta massa del Vesuvio fu presto in vista. L'ho riconosciuta da un quadro (della mamma?). Ben presto ho «sentito» la città. Luci brillanti. Siamo stati trattenuti a bordo fino alle nove dalla polizia che se la prende con comodo. Con alcuni altri sono sceso all'Hotel de Geneve. Colpito dalla prima apparizione di Napoli. Grandi folle, strade belle, edifici alti. A colazione Rhinelander e Friedman han detto che sarebbero andati a Pompei. Mi sono unito a loro, le ferrovie sono dovunque le stesse. Siamo passati attraverso Portici, Resina, Torre del Greco. Pompei è uguale ad ogni altra città. La stessa antica umanità. Che si sia vivi o morti non fa differenza. Pompei è un sermone incoraggiante. Amo più Pompei che Parigi. C'erano delle guardie silenziose come il Mar Morto. Al Vesuvio a dorso di cavallo. Vigneti sulle pendici. Arrampicata sulle ceneri. Aggrappato alla guida. Discussione. Il vecchio cratere di Pompei. Il cratere attuale è come una vecchia miniera abbandonata. L'uomo che brucia. Rosso e giallo. Tuoneggiante. Boati. Una lingua di fuoco. Sono sceso nel cratere. Liquirizia congelata. Son sceso giù in fretta. Crepuscolo. Cavalcata nel buio. All'Annunziata trovato un vetturino per Napoli. Una corsa nel freddo senza soprabito. Di ritorno all'Hotel a mezzanotte. La strada e la campagna erano silenziose. Un sobborgo. Cena a letto.”

Herman Melville (1818–1891) scrittore statunitense

Origine: Diario italiano, pp. 23-24

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“Paggio Fernando, perché mi guardi e non favelli? Guardo i tuoi occhi che son tanto belli.”

Giuseppe Giacosa (1847–1906) drammaturgo, scrittore e librettista italiano

Origine: Da Una partita a scacchi.

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“Non domandarti come passano i giorni e le notti, | non guardi mamma mentre piange e lacrima dagli occhi.”

Fabri Fibra (1976) rapper, produttore discografico e scrittore italiano

da Applausi per Fibra, n. 3
Tradimento

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“Ho un amico che si chiama da solo, | si manda i messaggi con scritto "Tesoro", | si guarda allo specchio dicendo "Ti adoro", | vorrei dirgli "Ma trovati un lavoro!"”

Fabri Fibra (1976) rapper, produttore discografico e scrittore italiano

da Vip In Trip, n. 8
Controcultura

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“guarda nel cielo la nostra costellazione | tutti con la stessa destinazione.”

Nesli (1980) rapper, beatmaker e cantautore italiano

da Un altro giorno, n. 8
Ego

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“Lo so, ho un grande difetto, che guardo ancora le stelle.”

Nesli (1980) rapper, beatmaker e cantautore italiano

da Credimi, n. 3

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“Sai, – riprende – i ricordi sono solo un combustibile per alimentare la vita. Che un ricordo sia importante o meno, in pratica fa lo stesso, è soltanto combustibile. La vita va avanti comunque. Un foglio di giornale, un libro di filosofia, una stampa erotica, una mazzetta di biglietti da diecimila… è uguale, quando finiscono nel fuoco, diventano semplici fogli di carta. Non è che il fuoco mentre brucia pensa "toh, questo è Kant" o "ecco l'edizione serale dello Yomiuri Shinbun" oppure "ma guarda che belle tette!". Per il fuoco sono soltanto fogli di carta, niente di più. Bè, con i ricordi è la stessa cosa. Quelli importanti, quelli così così, quelli completamente inutili, sono solo combustibile, tutti quanti senza distinzione, – dice Korogi, annuendo sulle proprie parole. Poi continua: – E se per caso quel combustibile non ce l'avessi, se il cassetto dei ricordi dentro di me non esistesse, penso che già da un bel po'sarei stata spazzata in due di netto. Sarei morta sul ciglio della strada, raggomitolata in qualche miserabile buco. Che si tratti di cose importanti o di cavolate, è perché riesco a pescare nel cassetto tanti ricordi, uno dopo l'altro, che posso continuare a modo mio a tirare avanti, anche se questa esistenza mi sembra un brutto sogno. Quando penso di non farcela più, quando sto per gettare la spugna, in qualche modo riesco sempre a venirne fuori.”

After Dark

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“Solo allora saprai che qualsiasi strada è solo una strada, e che non c'è nessun affronto, a se stessi o agli altri, nel lasciarla andare se questo è ciò che il tuo cuore ti dice di fare. Ma il tuo desiderio di insistere sulla strada o di abbandonarla deve essere libero dalla paura e dall'ambizione. Ti avverto. Guarda ogni strada attentamente e deliberatamente. Mettila alla prova tutte le volte che lo ritieni necessario. Quindi poni a te stesso, e a te stesso soltanto, una domanda. Questa è una domanda posta solo da un uomo molto vecchio. Il mio benefattore me l'ha detta una volta quando ero giovane, e il mio sangue era troppo vigoroso perché la comprendessi. Ora la comprendo. Ti dirò cosa è: questa strada ha un cuore? Tutte le strade sono uguali; non portano da nessuna parte. Sono strade che passano attraverso la boscaglia o che vanno nella boscaglia. Nella mia vita posso dire di aver percorso strade lunghe, molto lunghe, ma io non sono da nessuna parte. La domanda del mio benefattore ha adesso un significato. Questa strada ha un cuore? Se lo ha, la strada è buona. Se non lo ha, non serve a niente. Entrambe le strade non portano da nessuna parte; ma una ha un cuore e l'altra no. Una porta a un viaggio lieto; finché la segui sei una sola cosa con essa. L'altra ti farà maledire la tua vita. Una ti rende forte. L'altra ti indebolisce.”

The Teachings of Don Juan

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“Io quando guardo una montagna aspetto sempre che si converta in vulcano.”

Italo Svevo (1861–1928) poeta, scrittore

da Il vegliardo

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“Un arcobaleno che dura un quarto d'ora non lo si guarda più.”

Johann Wolfgang von Goethe (1749–1832) drammaturgo, poeta, saggista, scrittore, pittore, teologo, filosofo, umanista, scienziato, critico d'arte e…
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“Guardò il mare e capì fino a che punto era solo, adesso.”

He looked across the sea and knew how alone he was now.
Il vecchio e il mare

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“Auschwitz inizia ogni volta che qualcuno guarda a un mattatoio e pensa: sono soltanto animali.”

Theodor W. Adorno (1903–1969) filosofo, musicologo e aforista tedesco

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“Un uomo è convinto di essere morto. Dice ai familiari: «Sono morto» e i familiari lo mandano da uno specialista. Subito tra medico e paziente incomincia un'accanita discussione. Il medico fa appello ai sentimenti dell'uomo verso la vita, verso la famiglia. Poi prova a farlo ragionare, dimostrandogli l'intrinseca contraddizione di una frase come «Sono morto»: i morti non sono in grado di dire che sono morti, perché è appunto in questo che consiste l'essere morti. Alla fine il medico ricorre all'evidenza dei sensi. Domanda all'uomo: «I morti sanguinano?». «Certo che no» risponde l'uomo, spazientito dall'ottusa dabbenaggine della mente dei medici. «Lo sanno tutti che i morti non sanguinano». Al che il medico gli punge un dito. Ne esce una goccia di sangue. «Ma guarda un po', chi l'avrebbe mai detto» esclama l'uomo. «I morti sanguinano, eccome». Incorreggibile. Le percezioni e i ragionamenti confermano, anziché contraddirla, l'idea di essere morto. Il sentimento, la ragione e i dati di fatto collaborano alla costruzione di un sistema di difese volte a spiegare l'esperienza primaria, un'esperienza primaria che è uno stato di conoscenza, una realtà noetica dentro la quale il paziente è fissato e che conferisce significato a tutti gli altri eventi. «L'ambiente offre un mondo di nuovi significati. Tutta l'attività di pensiero è pensiero intorno ai significati … Si ha una conoscenza diretta e intrusiva del significato e questa appunto, in se stessa, è l'esperienza delirante.»”

James Hillman (1926–2011) psicoanalista, saggista e filosofo statunitense

La paranoia è un disturbo del significato.

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“Prenditi quello che sei | e non rimpiangerti mai, | se non ti piaci vedrai | non cambierai.”

Vasco Rossi (1980) cantautore italiano

da Guarda dove vai, CD 2, n. 9
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“Non si può | fare quello che si vuole, | non si può spingere | solo l'acceleratore. | Guarda un po' | ci si deve accontentare…”

Vasco Rossi (1980) cantautore italiano

da Il mondo che vorrei, n. 1
Il mondo che vorrei

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“Un lupo metterò a guardia della mia ingenuità.”

Mina (1940) pagina di disambiguazione di un progetto Wikimedia

da Un'aquila nel cuore
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“Ti svegli, guardi me, ma vedi lei, | ti metti calze e maglioni che ti ha fatti lei | all'uncinetto | sei un amore ma | proprio non va…”

Mina (1940) pagina di disambiguazione di un progetto Wikimedia

da Spara
Finalmente ho conosciuto il conte Dracula...

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“[Da vescovo, citando Gregorio magno] Lo si voglia o non lo si voglia, io giustizia e verità impongo. Ben venga lo scandalo; non temiate che nello scandalo sia sommersa l'autorità dello stato: anzi, nello scandalo si erge sempre più solida l'autorità stessa. […] [Spiegando alla giornalista] È la catarsi liberatoria di ogni tensione. E voi giornalisti cosiddetti indipendenti ne siete, come dire, i sacerdoti benemeriti. […] smania e corre a tamponare il nostro di governo che, mi permetta di dirlo, è borbonico e precapitalista: ma lei guardi i governi del nord, gli stati del nord, veramente socialdemocratici evoluti, avanzati… l'Inghilterra. Lo scandalo Profumo, vi ricordate? profumo: addirittura coinvolto in un giro di prostitute, di droga e anche di spionaggio: crollò in seguito a questo scandalo lo stato, la borsa? Niente: stato, borsa e anche il governo non furono mai così saldi, sostenuti dall'opinione pubblica, perché la gente diceva: «Per Dio, lo scandalo c'è, ma ogni tanto il bubbone scoppia, e che gioia viene a galla» [… lo scandalo] è lo sterco concimante della socialdemocrazia: le dirò di più, è addirittura l'antidoto contro il peggiore dei veleni, che è la presa di coscienza per la gente. […] [Da matto semina scandali] E io voglio vedere arrivare fra diciotto, vent'anni, nel 1987, anche l'88, scoppiare uno scandalo al giorno, all'ora: ministri, gente di direzione, industriali, gente incriminata in tangenti, in furti, una schifezza; tanto che sui giornali fanno più presto a fare la lista dei ministri che quel giorno non hanno rubato.
Perché finalmente si arriverà al punto che anche noi italiani potremo gridare: Per Dio, siamo immersi nella merda fino al collo, ma è per questo che camminiamo a testa alta!”

Dario Fo (1926–2016) drammaturgo, attore, scrittore, paroliere e scenografo italiano

da Morte accidentale di un anarchico, registrazione al Teatro Cristallo di Milano nel 1987, RCS Libri, 2006

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