Frasi su secondo
pagina 4

Errico Malatesta photo
Rino Gaetano photo
Adel Taarabt photo
Corrado Guzzanti photo

“Non rimandare a domani quello che puoi fare dopodomani.”

Corrado Guzzanti (1965) comico, attore e sceneggiatore italiano

da La seconda che hai detto!
Personaggi originali, Quelo

Gigi D'Agostino photo

“Ogni giorno, ora seconda, c'è la musica che sfonda!”

Gigi D'Agostino (1967) disc jockey e produttore discografico italiano

Variante: Ogni giorno all'ora sesta c'è la musica che pesta... muovi un po' la testa!

José Saramago photo

“Il tempo vi fluisce, le trascina ed è trascinato nella corrente liquida, lentamente, alla velocità (qui, sulla terra) di sessanta secondi al minuto.”

José Saramago (1922–2010) scrittore, critico letterario e poeta portoghese

Di questo mondo e degli altri

Piero Calamandrei photo
Mistaman photo

“Non fallisci se fallisci ma se smetti di provarci.”

Mistaman (1976) rapper italiano

da Secondo a nessuno, n. 5
La scatola nera

Antoine Fabre d'Olivet photo
Bertolt Brecht photo

“Nel mondo l'uomo è vivo solo a un patto: | se può scordar che a guisa d'uomo è fatto.”

Macheath: II, III, Secondo finale da tre soldi; p. 73
L'opera da tre soldi

Pietro apostolo photo

“Se anche dovessi morire con te non ti rinnegherò.”

Pietro apostolo (-1–67 a.C.) apostolo di Gesù e primo papa della chiesa cattolica

Vangelo secondo Marco

Pietro apostolo photo

“Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente.”

Pietro apostolo (-1–67 a.C.) apostolo di Gesù e primo papa della chiesa cattolica

Vangelo secondo Matteo

Kazuhiro Fujita photo
Nicholas Sparks photo
Gianna Nannini photo
Piero Calamandrei photo
Julio Velasco photo
Giovannino Guareschi photo
Shri Mataji Nirmala Devi photo
Gianfranco Miglio photo
Cristina Campo photo
Charlotte Brontë photo
Josemaría Escrivá de Balaguer photo
Joël Dicker photo
Andre Agassi photo
Julio Cortázar photo

“Dormire non è altro che perdersi, e quando tenti di dormire in realtà stai solo cercando una seconda fuga.”

Julio Cortázar (1914–1984) scrittore, poeta e critico letterario argentino

libro L'esame

Ayrton Senna photo
Claudio Baglioni photo
Woody Allen photo
Giuseppe Mazzini photo
Italo Calvino photo
Stephen King photo
J-Ax photo
Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
Ray Bradbury photo
Bob Dylan photo

“Se mi sento un poeta? Qualche volta. È parte di me. È parte di me il convincere me stesso che sono un poeta. Ma ci vuole molta dedizione. Molta dedizione. I poeti non guidano. I poeti non vanno al supermercato. I poeti non svuotano la pattumiera. I poeti non fanno parte dell'Associazione dei genitori e insegnanti. I poeti non vanno nemmeno a fare picchetti davanti all'ufficio delle Case popolari, o qualunque altra cosa. I poeti non parlano nemmeno al telefono. I poeti non parlano con nessuno. I poeti ascoltano molto e… di solito sanno perché sono poeti! Sì sono… come posso dire? Il mondo non ha bisogno di altre poesie, c'è già Shakespeare. Ce n'è già abbastanza di qualunque cosa. Qualunque cosa venga in mente, ce n'è già abbastanza. Ce n'era già fin troppa con l'elettricità, forse. C'è gente che l'ha detto. C'è gente che ha detto che la lampadina era già fin troppo. I poeti vivono in campagna. Si comportano da gentiluomini. E vivono secondo il loro codice di gentiluomini e muoiono in miseria. O annegano nei laghi. Di solito i poeti finiscono molto male. Basta guardare alla vita di Keats. O a quella di Jim Morrison, se lo vogliamo chiamare un poeta.”

Bob Dylan (1941) cantautore e compositore statunitense

Variante: "Se mi sento un poeta? Qualche volta. È parte di me. È parte di me il convincere me stesso che sono un poeta. Ma ci vuole molta dedizione. Molta dedizione. I poeti non guidano. I poeti non vanno al supermercato. I poeti non svuotano la pattumiera. I poeti non fanno parte dell'Associazione dei genitori e insegnanti. I poeti non vanno nemmeno a fare picchetti davanti all'ufficio delle Case popolari, o qualunque altra cosa. I poeti non parlano nemmeno al telefono. I poeti non parlano con nessuno. I poeti ascoltano molto e... di solito sanno perché sono poeti! Sì sono... come posso dire? Il mondo non ha bisogno di altre poesie, c'è già Shakespeare. Ce n'è già abbastanza di qualunque cosa. Qualunque cosa venga in mente, ce n'è già abbastanza. Ce n'era già fin troppa con l'elettricità, forse. C'è gente che l'ha detto. C'è gente che ha detto che la lampadina era già fin troppo. I poeti vivono in campagna. Si comportano da gentiluomini. E vivono secondo il loro codice di gentiluomini e muoiono in miseria. O annegano nei laghi. Di solito i poeti finiscono molto male. Basta guardare alla vita di Keats. O a quella di Jim Morrison, se lo vogliamo chiamare un poeta".

Jim Morrison photo
Jim Morrison photo
Charles Darwin photo
Winston Churchill photo

“Non esisterà mai una guerra né piacevole, né veloce.”

Winston Churchill, The Second World War, Houghton Mifflin, London, 1951

Michel De Montaigne photo
Stalin photo
Sigmund Freud photo
Che Guevara photo
Stephen King photo
Stephen King photo
Albert Einstein photo

“Nessuno scopo è, secondo me, così alto da giustificare dei metodi indegni per il suo conseguimento.”

Albert Einstein (1879–1955) scienziato tedesco

Out of My Later Years

Blaise Pascal photo
José Saramago photo
José Saramago photo
Charles Bukowski photo
Friedrich Nietzsche photo

“Caro signor professore,
alla fine sarei stato molto più volentieri professore basileese che Dio; ma non ho osato spingere così lontano il mio egoismo privato, da tralasciare, per causa sua, la creazione del mondo. Lei vede, bisogna fare sacrifici, come e dove si viva. – Tuttavia, mi sono riservata una piccola camera da studente che si trova di fronte al Palazzo Carignano (– nel quale sono nato come Vittorio Emanuele) e oltre a ciò permette di sentire, dal proprio tavolo di lavoro, la magnifica musica nella Galleria Subalpina. Pago 25 franche con servizio, preparo il mio tè e faccio tutte le spese da solo, soffro di stivali rotti e ringrazio ogni momento il cielo per il vecchio mondo, per il quale gli uomini non sono stati abbastanza semplici e silenziosi. – Poiché sono condannato a intrattenere la prossima eternità con cattive spiritosaggini, ho qui un'attività scrittoria, che invero non lascia nulla a desiderare, molto carina e nient'affatto faticosa. La posta è a cinque passi, imbuco io stesso le lettere per trasmettere il grande fogliettonista "der grende monde". Naturalmente, sono in stretti rapporti con il Figaro, e affinché lei abbia un'idea di quanto io possa essere innocuo, ascolti le mie prime due cattive spiritosaggini:
Non prenda troppo sul serio il caso Prado. Io sono Prado, sono anche il padre di Prado, oso dire che sono anche Lesseps…. Vorrei dare ai miei parigini, che amo, una nuova idea – quella del criminale dabbene.
Seconda spiritosaggine. Saluto gli immortali. Daudet appartiene ai quarante.
Astu”

Friedrich Nietzsche (1844–1900) filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco

da una lettera a Jacob Burckhardt del 5 gennaio 1889

Isabel Allende photo
Gabriel García Márquez photo
Ernst Jünger photo
Ernst Jünger photo
Joseph De Maistre photo
Karl Marx photo

“Da ognuno secondo le proprie capacità, a ognuno secondo i propri bisogni.”

Karl Marx (1818–1883) filosofo, economista, storico, sociologo e giornalista tedesco
Karl Marx photo
Baruch Spinoza photo
Immanuel Kant photo

“Due cose riempiono l'animo di ammirazione e venerazione sempre nuova e crescente, quanto più spesso e più a lungo la riflessione si occupa di esse: il cielo stellato sopra di me, e la legge morale in me. Queste due cose io non ho bisogno di cercarle e semplicemente supporle come se fossero avvolte nell'oscurità, o fossero nel trascendente, fuori del mio orizzonte; io le vedo davanti a me e le connetto immediatamente con la coscienza della mia esistenza. La prima comincia dal posto che io occupo nel mondo sensibile esterno, ed estende la connessione in cui mi trovo, a una grandezza interminabile, con mondi e mondi, e sistemi di sistemi; e poi ancora ai tempi illimitati del loro movimento periodico, del loro principio e della loro durata. La seconda comincia dal mio io invisibile, dalla mia personalità, e mi rappresenta in un mondo che ha la vera infinitezza, ma che solo l'intelletto può penetrare, e con cui (ma perciò anche in pari tempo con tutti quei mondi visibili) io mi riconosco in una connes­sione non, come là, semplicemente accidentale, ma universale e necessaria. Il primo spettacolo di una quantità innumerevole di mondi annulla affatto la mia importanza di natura animale che deve restituire nuovamente al pianeta (un semplice punto nell'universo) la materia della quale si formò, dopo essere stata provvista per breve tempo (e non si sa come) della forza vitale. Il secondo, invece, eleva infinitamente il mio valore, come [valore] di una intelligenza, mediante la mia personalità in cui la legge morale mi manifesta una vita indipendente dall'animalità e anche dall'intero mondo sensibile, almeno per quanto si può inferire dalla determinazione conforme a fini della mia esistenza mediante questa legge: la quale determinazione non è ristretta alle condizioni e ai limiti di questa vita, ma si estende all'infinito.”

dalla conclusione, ediz. 1966, pp. 201-202
Critica della ragion pratica

Immanuel Kant photo

“Nessuno mi può costringere ad essere felice a suo modo (come cioè egli si immagina il benessere degli altri uomini), ma ognuno può ricercare la sua felicità per la via che a lui sembra buona, purché non rechi pregiudizio alla libertà degli altri di tendere allo stesso scopo, in guisa che la sua libertà possa coesistere con la libertà di ogni altro secondo una possibile legge universale”

Immanuel Kant (1724–1804) filosofo tedesco

cioè non leda questo diritto degli altri
Origine: Da Sopra il detto comune: questo può essere giusto in teoria, ma non vale per la pratica, Ueber den Gemeinspruch: das mag in der Theorie richtug sein, taugt aber nicht für die Praxis, 1793; in Scritti politici e di filosofia della storia e del diritto, p. 255.

Francois Rabelais photo

“Scienza senza coscienza non è che rovina dell'anima!”

libro II, cap. VIII
Gargantua e Pantagruele

Thomas Merton photo
Thomas Merton photo
Terence Hill photo
Kerry King photo
Vincenzo de' Paoli photo
Cesare Beccaria photo
Giovanni Calvino photo
Étienne de La Boétie photo
Osho Rajneesh photo
Giovanni Crisostomo photo
Carlo Ancelotti photo
Carlo Cracco photo
Achille Campanile photo
Oliver Sacks photo

“La storia individuale del malato e l'intera vita del malato non devono mai passare in second'ordine.”

Oliver Sacks (1933–2015) neurologo e scrittore inglese

Origine: Dall'intervista di Massimo Piattelli Palmarini, Oliver Sacks: la genetica curerà le malattie della mente, Corriere della Sera, 24 settembre 2005, p. 25.

Dmitrij Dmitrievič Šostakovič photo
Brian Clough photo

“Perché per la mia squadra io non mi accontento del secondo posto. Non è nella mia natura. Io inseguo l'eccellenza in ogni cosa e questo comprende ogni singola partita che giochiamo.”

Brian Clough (1935–2004) calciatore e allenatore di calcio inglese

Origine: Citato in David Peace, Il maledetto United, p. 174

Papa Paolo VI photo
Franco Califano photo
Jorge Valdano photo
Éric Cantona photo
Tommaso d'Aquino photo
Nick Mason photo
Giovanni Pico della Mirandola photo

“Da grande imparerò che questo principio (a ciascuno secondo il suo lavoro) è la quintessenza del diritto borghese. Imparerò che il progetto dei comunisti è un altro: da ciascuno secondo le sue capacità, a ciascuno secondo i suoi bisogni, progetto che si realizza con la messa in comune delle risorse sociali. E sarà questo secondo progetto ad ispirare le mie scelte politiche.”

Emilio Rosini (1922–2010) avvocato, politico e docente italiano

Origine: Cfr. Louis Blanc: «Da ciascuno secondo le sue capacità, a ciascuno secondo i suoi bisogni».
Origine: Da L'ala dell'angelo: Itinerario di un comunista perplesso, Edizioni di Storia e Letteratura, Roma, 2007, p. 18 http://books.google.it/books?id=F7WiPQepdlUC&pg=PA18. ISBN 88-8498-162-X

Daniele Luttazzi photo