Frasi su conforto

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema conforto, vita, essere, ancora.

Frasi su conforto

Luigi Pirandello photo
Papa Giovanni XXIII photo
Romano Battaglia photo
Irène Némirovsky photo
Anna Frank photo
Giorgio Gaber photo

“L'appartenenza | non è lo sforzo di un civile stare insieme, | non è il conforto di un normale voler bene, | l'appartenenza | è avere gli altri dentro di sé.”

Giorgio Gaber (1939–2003) cantautore, commediografo e regista teatrale italiano

da Canzone dell'appartenenza, n. 6
Gaber 96/97

Lev Trotsky photo
Meister Eckhart photo
Bernardo di Chiaravalle photo
Natalia Ginzburg photo
Giuseppe Moscati photo
David Herbert Lawrence photo
Federico Fellini photo
Freddie Mercury photo

“Non voglio venire a letto con te | non ho nemmeno bisogno di passione | non voglio una relazione tumultuosa | che mi faccia sentire che la mia vita ha una direzione | tutto ciò che voglio sono conforto e assistenza | semplicemente sapere che la mia donna mi offre dolce | amore materno. | Ho camminato a lungo in questo vicolo deserto | ne ho abbastanza di questo solito vecchio gioco | sono un uomo di mondo | e dicono che sono forte | ma ho un peso sul cuore | e la mia speranza se n'è andata. | Fuori, nella città | nel freddo mondo esterno | non voglio pietà, solo un posto sicuro dove nascondermi | Mamma, per favore, lasciami tornare dentro (oppure) Donna, per favore, lasciami tornare dentro (alludendo ad un rifugio). | Non voglio smuovere le acque | ma tu puoi darmi tutto l'amore di cui ho voglia | non riesco a prenderlo se mi vedi piangere | desidero la pace prima di morire. | Tutto ciò che voglio è sapere che sei lì | che mi darai tutto il tuo dolce | amore materno. | Il corpo mi duole, ma non riesco a dormire | i miei sogni sono tutta la compagnia che mi rimane | ho come la sensazione che quando il sole tramonterà | tornerò a casa dal mio dolce | amore materno.”

Freddie Mercury (1946–1991) cantante, compositore e musicista britannico di origini parsi e indiane

da Mother Love
Origine: L'ultima canzone cantata da Freddie Mercury, la cui ultima strofa è però interpretata da Brian May, in quanto Mercury morì prima di completare le linee vocali

Giuseppe Mazzini photo
Herbert Hoover photo

“Gran professione quella dell'ingegnere!
Con l'aiuto della scienza ha il fascino di trasformare un pensiero in linee di un progetto per realizzarlo poi in pietra o metallo o energia. Quindi creare lavoro e case per gli uomini elevando il tenore di vita e aggiungendone conforto.
Questo è il grande privilegio dell'ingegnere e anche il grande rischio perché le sue opere, a confronto di quelle di altri uomini e professionisti, sono all'aperto, sotto lo sguardo di tutti.
I suoi atti – passo, passo – sono di dura materia.
L'ingegnere non può seppellire i suoi errori nella tomba come i medici; né può trasformarli in aria sottile o darne colpa ai giudici come gli avvocati. Egli non può coprire i suoi insuccessi con alberi o rampicanti come gli architetti, né, come i politici, riversare gli errori sugli oppositori sperando che la gente dimentichi. L'ingegnere, semplicemente, non può negare quello che ha fatto e viene condannato se l'opera non regge.
D'altra parte, in contrasto con quella dei medici, la sua non è vita in mezzo ai deboli, né la distruzione è il suo scopo, come per i militari, e le contese non sono il suo pane quotidiano come per l'avvocato.
All'ingegnere compete rivestire di vita, conforto e speranza lo scheletro della scienza.
Con il passare degli anni senza dubbio la gente, se mai lo ha saputo, dimentica l'ingegnere che ha costruito. Qualche politico avrà posto il suo nome o quella sarà stata attribuita a qualche promotore che ha fatto uso del denaro altrui.
L'ingegnere, con una soddisfazione che poche professioni conoscono, gode dei benefici senza fine che scaturiscono dai suoi successi: il verdetto dei suoi colleghi è il solo titolo d'onore che egli desidera. (da The Memoirs of Herbert Hoover: Years of Adventure, 1874-1929”

Herbert Hoover (1874–1964) 31º presidente degli Stati Uniti d'America

1951), cap. 11, "The Profession of Engineering"

Mihály Babits photo
Carlo Dossi photo
Marcel Proust photo

“La speranza del conforto dà coraggio nella sofferenza.”

Alla ricerca del tempo perduto, Dalla parte di Swann

Vladimir Vladimirovič Nabokov photo
Lucio Anneo Seneca photo

“Chi vive nell'ozio senza il conforto delle belle lettere, è come morto, è un sepolto vivo.”

Lucio Anneo Seneca (-4–65 a.C.) filosofo, poeta, politico e drammaturgo romano

82, 3

Franco Battiato photo

“La sera insegna ad attendere il giorno, | che arriva come sempre a chiudere i passaggi della notte.”

Franco Battiato (1945) musicista, cantautore e regista italiano

da Conforto alla vita, n. 7
Dieci stratagemmi

Elisa photo

“Sole del mattino, prima che tu sorga, prima che tu ritorni a splendere su di noi, lascia che io trovi un po' di conforto nella notte.”

Elisa (1977) cantautrice, polistrumentista e produttrice discografica italiana

Pearl days

Josep Guardiola photo
Guy de Maupassant photo
Matilde Serao photo
Patti Smith photo
Jacqueline Carey photo
Victor Hugo photo
Italo Svevo photo
Euripide photo

“Figliolo, per certi uomini che hanno una vita
breve essa è conforto, per altri un malo carico.”

Euripide (-480–-406 a.C.) tragediografo ateniese

frammento 504
Frammenti di alcune opere, Melanippe incatenata

Maksim Gor'kij photo

“Esistono degli uomini che non possono avere più nessun conforto, tranne l'illusione.”

Maksim Gor'kij (1868–1936) scrittore e drammaturgo russo

Origine: L'eremita, p. 37

Giovanni Della Casa photo
René Dubos photo
Terry Gilliam photo
Daniele Comboni photo
Emily Brontë photo
Indro Montanelli photo
Lorella Cuccarini photo

“La cosa che mi conforta è che al calcio d'inizio siamo ancora zero a zero.”

Gianfranco Civolani (1935–2019) giornalista, scrittore e dirigente sportivo italiano

Origine: Telecronaca della partita Inter-Bologna, è-tv, 4 ottobre 2008.

Natalia Ginzburg photo
Carlo di Valois-Orléans photo

“Morte, ahimè, chi t'ha fatta sì ardita | da prendere la nobile Principessa | ch'era mio conforto, mia vita | mio bene, mio piacere, mia ricchezza!”

Carlo di Valois-Orléans (1394–1465) nobile

Origine: Da Ballades; citato in Agenda letteraria 1995, a cura di Gianni Rizzoni, Edizioni CDE, Milano, 1994, p. 106.

“Ape raporta | frutto che conforta.”

Garzo poeta e scrittore italiano

Proverbi

Andrea G. Pinketts photo
Enrico De Nicola photo
Franco Fochi photo

“Pensare è inevitabile. Privilegio della creatura ragionevole, è anche il suo continuo tormento. La mamma, contemplando il bimbo che dorme, beato, nella sua culla, arriva a invidiarlo “perché ancora non pensa”…
Ma si tratta, nella generalità dei casi e degl’individui, d’occupare la mente in bisogni immediati o poco più. Raramente vuol dire immergersi in ciò che, né semplice né trasparente, si presenta come un abisso da mozzare il fiato. Domandiamoci se quest’altro pensare — che è considerare, scrutare, meditare — sia da tutti, o se invece non abbia in sé qualcosa che, come effetto più naturale e comune, dia lo sgomento ai più e li induca a rifuggirne. Per meditare, bisogna esserci avvezzi, o nati addirittura.
Ecco allora che la ragione, impreparata e tuttavia chiamata a pronunciarsi sulla più grave questione che si possa offrire, rivela una miserevole impotenza: le sue risposte sono spesso le più meschine e goffe che si possano immaginare; le sue contraddizioni hanno dell’incredibile. Per esempio, che cosa può esserci di più sciocco e assurdo che la frase di conforto usuale: Fatti coraggio, la vita è tutta così? Bel conforto. Eppure è formula di dovere nelle visite a persone colpite da un lutto o da altra grave disgrazia. Intanto si augura ai vicini, o a noi stessi, di campare il più a lungo possibile; per tornare poi, di lì a un momento, all’dea squallida che meglio sarebbe non esser mai nati. E il coro dei presenti fa eco: Proprio.”

Franco Fochi (1921–2007) linguista e saggista italiano

Origine: La festa turbata, p. 18

Michel De Montaigne photo
Margaret Mazzantini photo
Giacomo Leopardi photo

“XVIII ALLA SUA DONNA                Cara beltà che amore             Lunge m’inspiri o nascondendo il viso,             Fuor se nel sonno il core             Ombra diva mi scuoti,         5  O ne’ campi ove splenda             Più vago il giorno e di natura il riso;             Forse tu l’innocente             Secol beasti che dall’oro ha nome,             Or leve intra la gente       10  Anima voli? o te la sorte avara             Ch’a noi t’asconde, agli avvenir prepara?                Viva mirarti omai             Nulla spene m’avanza;             S’allor non fosse, allor che ignudo e solo       15  Per novo calle a peregrina stanza             Verrà lo spirto mio. Già sul novello             Aprir di mia giornata incerta e bruna,             Te viatrice in questo arido suolo             Io mi pensai. Ma non è cosa in terra       20  Che ti somigli; e s’anco pari alcuna             Ti fosse al volto, agli atti, alla favella,             Saria, così conforme, assai men bella.                Fra cotanto dolore             Quanto all’umana età propose il fato,       25  Se vera e quale il mio pensier ti pinge,             Alcun t’amasse in terra, a lui pur fora             Questo viver beato:             E ben chiaro vegg’io siccome ancora             Seguir loda e virtù qual ne’ prim’anni       30  L’amor tuo mi farebbe. Or non aggiunse             Il ciel nullo conforto ai nostri affanni;             E teco la mortal vita saria             Simile a quella che nel cielo india.                Per le valli, ove suona       35  Del faticoso agricoltore il canto,             Ed io seggo e mi lagno             Del giovanile error che m’abbandona;             E per li poggi, ov’io rimembro e piagno             I perduti desiri, e la perduta       40  Speme de’ giorni miei; di te pensando,             A palpitar mi sveglio. E potess’io,             Nel secol tetro e in questo aer nefando,             L’alta specie serbar; che dell’imago,             Poi che del ver m’è tolto, assai m’appago.       45     Se dell’eterne idee             L’una sei tu, cui di sensibil forma             Sdegni l’eterno senno esser vestita,             E fra caduche spoglie             Provar gli affanni di funerea vita;       50  O s’altra terra ne’ superni giri             Fra’ mondi innumerabili t’accoglie,             E più vaga del Sol prossima stella             T’irraggia, e più benigno etere spiri;             Di qua dove son gli anni infausti e brevi,       55  Questo d’ignoto amante inno ricevi.”

Canti: Poems / A Bilingual Edition

Christopher Paolini photo
Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
Giambattista Vico photo
Simone Weil photo
Hermann Hesse photo

“Le piccole gioie, non quelle grandi, ci servono da sollievo e da conforto quotidiano.”

Hermann Hesse (1877–1962) scrittore, poeta e aforista tedesco

Origine: Aforismi, p. 79

Luc de Clapiers de Vauvenargues photo

“L'orgoglio è il conforto dei deboli.”

Luc de Clapiers de Vauvenargues (1715–1747) scrittore e saggista francese

1923
Riflessioni e massime

Carlo Dossi photo
Carlo Dossi photo
Carlo Dossi photo
Carlo Dossi photo

“Non c'è male […] donde bene non sorga.”

da Il conforto della filosofia
Goccie d'inchiostro

Dante Alighieri photo
Tito Lucrezio Caro photo
Cesare Pavese photo
Charles Dickens photo
Vilfredo Pareto photo
Vilfredo Pareto photo
Arturo Graf photo

“Rifrustare il passato | È un misero conforto: | Quello ch'è stato è stato; | Quello ch'è morto è morto.”

Arturo Graf (1848–1913) poeta, aforista e critico letterario italiano

da Dopo venticinque anni
Le rime della selva

Giacomo Leopardi photo
Ernest Hemingway photo
Ivan Alexandrovič Gončarov photo
Robert Anson Heinlein photo
Margaret Thatcher photo
Patch Adams photo

“Non mi dava più conforto la religione, che sentivo ipocrita […] né la scienza e la ragione che erano state il mio conforto nel passato.”

Patch Adams (1945) medico statunitense

Origine: Salute! Ovvero come un medico clown cura gratuitamente i pazienti con l'allegria e con l'amore, p. 5

Richard Matheson photo
Vincenzo Monti photo
Vincenzo Monti photo

“Ma perché scrivo? È l'unico mio conforto.”

Ambrogio Bazzero (1851–1882) scrittore e poeta italiano

Storia di un'anima, Anima

Giuseppe Rensi photo
Edward Morgan Forster photo
Papa Benedetto XVI photo

“Donando a noi Cristo Gesù, rendendolo vivo e presente in mezzo a noi, rigenerandolo continuamente nella fede e nella preghiera degli uomini, la Chiesa dà all'umanità una luce, un sostegno ed un conforto tali, che senza di essi il mondo non sarebbe più concepibile. Chi desidera la presenza di Cristo in mezzo all'umanità, la può trovare soltanto nella chiesa, mai contro di essa.”

Papa Benedetto XVI (1927) 265° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Variante: Donando a noi Cristo Gesù, rendendolo vivo e presente in mezzo a noi, rigenerandolo continuamente nella fede e nella preghiera degli uomini, la Chiesa dà all'umanità una luce, un sostegno ed un conforto tali, che senza di essi il mondo non sarebbe più concepibile. Chi desidera la presenza di Cristo in mezzo all'umanità, la può trovare soltanto nella chiesa, mai contro di essa.
Origine: Hans Urs von Balthasar – Joseph Ratzinger, Perché sono ancora cristiano. Perché sono ancora nella Chiesa, Queriniana, traduzione G. Mion, Brescia 2005 III ed., pp. 90-101.

Antonio Rezza photo
Marcello Macchia photo
Giuseppe Pontiggia photo
Friedrich Julius Stahl photo
Carlo Levi photo
Klaus Mann photo

“Quando si è assaggiato il fascino e il conforto della grande letteratura, se ne vuole sempre di più. (da Educazione”

Klaus Mann (1906–1949) scrittore tedesco

1920-1923), p. 70
La svolta
Origine: Citato in Daniel Pennac, Come un romanzo, traduzione di Yasmina Melaouah, Feltrinelli, 2003<sup>6</sup>.