Frasi su secolo
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“I critici d'arte si vergognano di dire che Jacovitti era un genio, che ha operato una grande rivoluzione con il suo modo surreale di disegnare il vero, che questo maestro del fumetto va studiato esattamente come va studiato Picasso.”

Vincenzo Mollica (1953) giornalista e scrittore italiano

Origine: Dalla prefazione http://www.stampalternativa.it/libri.php?id=978-88-7226-996-1 al volume Coccobill – Mezzo secolo di risate western.

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“Anche se toccando il tema dell’Inquisizione, dell’ortodossia che difendeva e della politica cui obbediva, del suo universo giuridico, dei mezzi e delle persone di cui si serviva, immediatamente si e portati a una traduzione visiva in cui prevalentemente gioca la memoria dei quadri del Greco o di Zurbaran, a guardar bene è la pittura di Murillo che, al di là dell’atmosfera da idillio, può meglio spiegare le manifestazioni eterodosse di un vastissimo arco temporale e la conseguente reazione del Sant’Uffizio. E può, soprattutto, spiegarcele a livello di eterodossia spicciola, triviale o soltanto blasfema.
Perchè sarà magari possibile cogliere nella pittura di Murillo influssi dottrinali dell’Inquisizione o dei gesuiti, ma quel che appare più evidente è che siamo di fronte a un pittore che interpreta il sentire religioso del popolo nel modo più autentico e semplice, con una familiarità alle cose della fede da cui è facile travalicare in una eresia di tipo quietista o in un culto talmente umano da diventare blasfemo o che in vera e propria bestemmia si rovescia.
I santini che da secoli moltiplicano e diffondono le immagini del Murillo come di nessun altro pittore, sono in questo senso una prova. Il mondo sacro che egli rappresenta — cosi sospeso tra il terrestre e il celeste, tra la natura e la transumana beatitudine — è un mondo familiarizzabile, familiarizzante; e quindi, nel momento in cui delude, nel momento in cui appare estraneo, in cui non interviene a stornare sventure e a correggere la sorte, bestemmiabile.
Bisogna anche aggiungere che la santità, nelle rappresentazioni di questo pittore, sembra essere un attributo della buona salute, del buon nutrimento, della domestica pace economica: e da ciò l’insinuarsi, nei momenti più affannati e affamati del mondo contadino, di un sentimento che può assomigliarsi all’invidia e comunque di insofferenza, di avversione.”

Leonardo Sciascia (1921–1989) scrittore e saggista italiano

Ore di Spagna

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“Era come il diciottesimo secolo: frivolo e grande.”

Les Misérables

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“Libertà e uguglianza sono tra gli scopi primari perseguiti dagli esseri umani per secoli; ma libertà totale per i lupi significa morte per gli agnelli; una totale libertà dei potenti, dei capaci, non è compatibile col diritto che anche i deboli e i meno capaci hanno a una vita decente. Un artista che voglia creare un capolavoro è indifferente alla miseria e allo squallore a cui condanna col suo tipo di esistenza la propria famiglia: noi possiamo condannarlo e sostenere che il capolavoro dev'essere sacrificato ai bisogni umani, oppure possiamo schierarci dalla parte dell'artista; ma in entrambi i casi ci troviamo davanti a valori che per certi uomini e donne sono valori assoluti e che sono intelleggibili a tutti noi se abbiamo immaginazione o solidarietà o comprensione per gli esseri umani. L'uguaglianza può esigere la limitazione della libertà di coloro che vorrebbero dominare. Senza un minimo di libertà ogni scelta è esclusa e perciò non c'è possibilità di restare umani nel senso che attribuiamo a questa parola; ma può essere necessario mettere limiti alla libertà per fare spazio al benessere sociale, per sfamare gli affamati, per vestire gli ignudi, per dare un alloggio ai senza tetto, per consentire agli altri di essere liberi, per non ostacolare la giustizia e l'equità.”

Isaiah Berlin (1909–1997) filosofo, politologo e diplomatico britannico

The Crooked Timber of Humanity: Chapters in the History of Ideas

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“In biblioteca, attraverso la porta aperta, vide Blay e Saxton che parlavano. Poi suo cugino fece un passo avanti e prese Blay tra le braccia. Rimasero cosi, stretti l'uno contro l'altro; Qhuinn fece un respiro profondo e si sentì morire un pochino anche lui. Ecco come siamo finiti, pensò. Vite separate, futuri separati. Difficile credere che all'inizio erano inseparabili… All'improvviso gli occhi azzurri di Blay incrociarono i suoi.
E ciò che Qhuinn vi colse lo fece vacillare: quel volto splendeva d'amore, un amore puro e inalterato dalla timidezza che era parte integrante del suo riserbo. Blay non distolse lo sguardo. E per la prima volta… non lo fece neanche Qhuinn. Non sapeva se quell'emozione era legata a suo cugino - probabilmente sì - ma decise di godersela: guardò Blaylock dritto negli occhi, lasciando trasparire sul suo viso tutto ciò che aveva nel cuore. Lo lasciò trapelare in piena libertà. Perché c'era una lezione nella cerimonia funebre di quella sera: possiamo perdere in un batter d'occhio quelli che amiamo. E quando succede, c'è da scommetterci, non pensiamo a tutti i motivi che avrebbero potuto dividerci: pensiamo a tutti i motivi che ci univano. E di sicuro rimpiangiamo amaramente di non aver avuto più tempo a disposizione, anche se abbiamo avuto secoli e secoli… Da giovani pensiamo che il tempo sia un peso, qualcosa da scaricare il prima possibile per poter crescere. Ma è un tragico errore… da adulti capiamo che i minuti e le ore sono la cosa più preziosa che abbiamo. Nessuno ha a disposizione tutta l'eternità ed è un delitto sprecare il tempo che ci è dato da vivere. Basta, pensò Qhuinn. Basta con le scuse, basta scappare, basta cercare di essere qualcun altro, chiunque altro. Anche se restava fregato, anche se il suo prezioso piccolo ego e il suo stupidissimo cuoricino andavano in mille pezzi, era ora di piantarla con le stronzate. Era ora di comportarsi da persona matura. Esatto, amico, pensò Qhuinn vedendo che Blay cominciava a raddrizzarsi come se avesse colto il messaggio. Il nostro futuro è arrivato.”

Jessica Bird (1969) scrittrice statunitense

Lover Reborn

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“È ironico che dopo tutte le solenni affermazioni dei leader del cosiddetto mondo civilizzato sull'orrore e le atrocità commesse da Hitler durante la Seconda guerra mondiale, nessun capo d'una grande potenza si sentì obbligato a porre fine a simili atrocità commesse dal mostro in Uganda nell'ultimo quarto del ventesimo secolo.”

Milton Obote (1925–2005) politico ugandese

It is ironic that after all the pontifications by the leaders of our so-called civilised world about the horror and atrocities committed by Hitler during the second World war, no leader of any major power felt compelled to put an end to similar atrocities committed by the monster in Uganda in the last quarter of the 20th century.
Variante: È ironico che dopo tutte le pontifiche da parte dei leader del cosiddetto mondo civilizzato riguardo l'orrore e le atrocità commesse da Hitler durante la Seconda guerra mondiale, nessun capo d'una grande potenza si sentii obbligato a porre fine alle simili atrocità commesse dal mostro in Uganda nell'ultimo quarto del ventesimo secolo.

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“Noi usiamo continuamente la parola "bello" per dire "una bella bistecca", "una bella giornata", "una bella notte d'amore", "un bel bambino", e così via. Vedete quindi che ci troviamo in un intrico di problemi, come già sa chi studia estetica. Alla fine mi sono accorto che noi, per muoverci nel mondo, giochiamo su pochissimi aggettivi (bello, brutto, buono, cattivo) coi quali copriamo tutto. Proprio per questo, in filosofia, quando uno deve definire cos'è il buono, cos'è il male, cos'è il bello, ci passa la vita o i secoli!”

Umberto Eco (1932–2016) semiologo, filosofo e scrittore italiano

Variante: Noi usiamo continuamente la parola "bello" per dire "una bella bistecca", "una bella giornata", "una bella notte d'amore", "un bel bambino", e così via. Vedete quindi che ci troviamo in un intrico di problemi, come già sa chi studia estetica. Alla fine mi sono accorto che noi, per muoverci nel mondo, giochiamo su pochissimi aggettivi (bello, brutto, buono, cattivo) coi quali copriamo tutto. Proprio per questo, in filosofia, quando uno deve definire cos'è il buono, cos'è il male, cos'è il bello, ci passa la vita o i secoli!
Origine: Citato in Di letteratura e bellezza http://www.festivaletteratura.it/it/racconti/di-letteratura-e-bellezza, Festivaletteratura.it, 20 febbraio 2016.

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“Il Vietnam e i suoi alleati non potranno prendere possesso della Kampuchea. Per la cronaca, se continuano ad attaccarci, dovranno prepararsi a fare la guerra per cento anni, e persino dopo un secolo non riusciranno a conquistare la Kampuchea. Al contrario, cadranno nella rovina.”

Pol Pot (1925–1998) politico e rivoluzionario cambogiano

Citazioni tratte dalle interviste
Variante: Il Vietnam e i suoi alleati non potranno prendere possesso di Kampuchea. Per la cronaca, se continuano ad attaccarci, dovranno prepararsi a fare la guerra per cento anni, e persino dopo un secolo non riusciranno a conquistare la Kampuchea. Al contrario, cadranno nella rovina.

“Io non fui mai tanto fidente e animato. Dal momento in cui mi balenommi la cara speranza di esser con voi alla guerra gigantesca [la Spedizione dei Mille] che si è iniziata testè io conto le ore e i minuti e mi paion secoli tutti i momenti di aspettazione.”

Luigi Castellazzo (1827–1890) patriota e politico italiano

Origine: Da una lettera ad Achille Sacchi, 4 giugno 1860; citato in Dopo Belfiore. Le memorie di Attilio Mori e di Monsignor Luigi Martini (edizione di Albany Rezzaghi) e altri documenti inediti, a cura di Costantino Cipolla, FrancoAngeli, Milano, 2010, p. 174.

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“I Khmer Rossi non volevano essere semplicemente dei comunisti; volevano essere estremisti. La loro filosofia era un misto di nazismo e di rivoluzionarismo culturale cinese. Volevano che la Cambogia avesse un nome nella storia, renderla ancora più potente di quanto fosse nel periodo di Angkor, tra il nono e dodicesimo secolo, quando l'antico regno di Cambogia dominava tutta questa parte del mondo. Dicevano inoltre che per avere una nazione grande, tutti dovevano essere impavidi, come il popolo di Sparta nella Grecia antica. Avevano buone ragioni per pensare di riuscire. Il loro ragionamento era questo: siccome abbiamo sconfitto gli americani e siamo riusciti a avere il miglior esercito del mondo, perché dovremmo fallire nei nostri tentativi di rendere il resto della nazione puro, impavido e esperto come il nostro esercito?”

Norodom Sihanouk (1922–2012) re della Cambogia

The Khmer Rouge didn't want to be just Communists. They wanted to be extremists. Their philosophy was a mixture of Hitlerism and Chinese cultural revolutionism. They wanted Cambodia to have a name in history, to be even more powerful than we were during the period of Angkor between the Ninth and 12th centuries, when the ancient kingdom of Cambodia dominated this entire part of the world. And in order to be a great nation, they said, everybody must be tough, like the people of Sparta in ancient Greece. And they had reason to believe they could succeed. The Khmer reasoning was this: Since we defeated the Americans and succeeded in having the best army in the world, why should we fail in our attempts to make the rest of the nation as pure, as tough, as skillful as our army?
Citazioni tratte dalle interviste
Variante: I Khmer Rossi non volevano essere semplicemente dei comunisti; volevano essere estremisti. La loro filosofia era un misto di nazismo e di rivoluzionarismo culturale cinese. Volevano che la Cambogia avesse un nome nella storia, renderla ancora più potente di quanto fosse nel periodo di Angkor, tra il nono e dodicesimo secolo, quando l'antico regno di Cambogia dominava tutta questa parte del mondo. Dicevano inoltre che per avere una nazione grande, tutti dovevano essere impavidi, come il popolo di Sparta nella Grecia antica. Avevano buone ragioni per pensare di riuscire. Il loro ragionamento era questo: siccome abbiamo sconfitto gli americani e siamo riusciti a avere il miglior esercito del mondo, perché dovremmo fallire nei nostri tentativi di rendere il resto della nazione puro, impavido e esperto come il nostro esercito?

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“Guardatemi, pensò. Cinquant'anni. Mezzo secolo. Il prossimo anno ne avrò cinquantuno. Poi cinquantadue. Con lo stesso ragionamento poteva calcolare la sua età fino ai prossimi cinque anni.”

Woody Allen (1935) regista, sceneggiatore, attore, compositore, scrittore e commediografo statunitense

2004
Senza piume (Without Feathers), Niente Kaddish per Weinstein

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“Forse nessun'altra invenzione architettonica esercitò un'influenza più duratura dell'arco trionfale, che i romani eressero in tutto il loro impero: Italia, Francia, Africa settentrionale e Asia. L'architettura greca in generale era composta da elementi identici, e lo stesso si può dire anche del Colosseo: gli archi trionfali, invece, adoperano gli ordini per incorniciare e mettere in risalto il grande passaggio centrale affiancandogli aperture più strette. Era una disposizione atta a essere usata nella composizione architettonica quasi come si usa un accordo in musica. (5. I conquistatori del mondo, Romani, buddisti, ebrei e cristiani”

Ernst Hans Josef Gombrich (1909–2001) storico dell'arte austriaco

I-IV secolo d.C.), p. 117
La storia dell'arte
Variante: Forse nessun'altra invenzione architettonica esercitò un'influenza più duratura dell'arco trionfale, che i romani eressero in tutto il loro impero: Italia, Francia, Africa settentrionale e Asia. L'architettura greca in generale era composta da elementi identici, e lo stesso si può dire anche del Colosseo: gli archi trionfali, invece, adoperano gli ordini per incorniciare e mettere in risalto il grande passaggio centrale affiancandogli aperture più strette. Era una disposizione atta a essere usata nella composizione architettonica quasi come si usa un accordo in musica. (5. I conquistatori del mondo, Romani, buddisti, ebrei e cristiani (I-IV secolo d. C.), p. 117)
Origine: voce su Wikipedia

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“Se l'Ottocento è stato il secolo della poltrona del direttore, il nostro è il secolo del divanetto dello psichiatra.”

Marshall McLuhan (1911–1980) sociologo canadese

La cultura come business

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“Le cose seguono le loro vicende, e persino per l'eccellenza vi è una moda. Ma la sapienza ha in sé un vantaggio, ed è che è eterna, e se anche questo non è il secolo per lei, altri molti lo saranno.”

Baltasar Gracián (1601–1658) gesuita, scrittore e filosofo spagnolo

da L'uomo appartiene al suo tempo, p. 42
Oracolo manuale e arte di prudenza

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“La nazionalizzazione del petrolio iracheno è stata il coronamento d'una lotta audace e incessante che è durata per più di mezzo secolo contro la dominazione e lo sfruttamento straniero.”

Saddam Hussein (1937–2006) politico iracheno

The nationalisation of Iraqi oil crowned a dauntless unremitting struggle that lasted for over half a century against foreign domination and alien exploitation.
Variante: La nazionalizzazione del petrolio iracheno è stata il coronamento d'una lotta audace e incessante che è durata per più di mezzo secolo contro la dominazione e lo sfruttamento straniero.

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“In molte opere di mano dove c'è qualche pericolo o di fallare o di rompere ec., una delle cose piú necessarie perché riescano bene è non pensare al pericolo e portarsi con franchezza. […] Ma noi timidissimi, non solamente sapendo che si può errare, ma avendo sempre avanti gli occhi l'esempio di chi ha errato e di chi erra, e però pensando sempre al pericolo (e con ragione perché vediamo il gusto corrotto del secolo che facilissimamente ci trasporterebbe in sommi errori, osserviamo le cadute di molti che per certa libertà di pensare e di comporre partoriscono mostri, come sono al presente, per esempio, i romantici) non ci arrischiamo di scostarci, non dirò dall'esempio degli antichi e dei classici, che molti pur sapranno abbandonare, ma da quelle regole (ottime e classiche ma sempre regole) che ci siamo formate in mente, e diamo in voli bassi, né mai osiamo di alzarci con quella negligente e sicura e non curante e dirò pure ignorante franchezza, che è necessaria nelle somme opere dell'arte, onde pel timore di non fare cose pessime, non ci attentiamo di farne delle ottime, e ne facciamo delle mediocri, non dico già mediocri di quella mediocrità che riprende Orazio, e che in poesia è insopportabile, ma mediocri nel genere delle buone cioè lavorate, studiate, pulitissime, armonia espressiva, bel verso, bella lingua, Classici ottimamente imitati, belle imagini, belle similitudini, somma proprietà di parole, (la quale soprattutto tradisce l'arte) insomma tutto, ma che non son quelle, non sono quelle cose secolari e mondiali, insomma non c'è piú Omero, Dante, l'Ariosto, insomma il Parini, il Monti sono bellissimi ma non hanno nessun difetto. (9–10; 1898, Vol. I, pp. 86-87)”

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“I secoli passano e si consuma il mondo, ma la mia anima è sempre giovane; veglia tra le stelle, nella notte dei tempi.”

Jeanne de Vietinghoff (1875–1926) scrittrice svizzera

Origine: Citato in Marguerite Yourcenar Il Tempo, grande scultore, p. 192

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“Viaggiare, voglio dire, s'apparenta alle due più esclusive ed esaltanti esperienze dell'uomo: amare e creare. Saper viaggiare è cosa creativa quanto una seduzione d'amore, una bella pittura, una frase musicale assoluta. Ove poi il luogo da visitare sia l'isola che dico io, ombrosa e lucente, gremita di vita e di morte, crogiolo di razze e crocevia di secoli, l'impresa risulterà più che mai portatrice di turbamento e di rischio: se ogni viaggio significa una scommessa di conoscenza e felicità, il viaggio in Sicilia è un esame senza confronto, è l'Esame.”

Gesualdo Bufalino (1920–1996) scrittore

Variante: Viaggiare, voglio dire, s'apparenta alle due più esclusive ed esaltanti esperienze dell'uomo: amare e creare. Saper viaggiare è cosa creativa quanto una seduzione d'amore, una bella pittura, una frase musicale assoluta. Ove poi il luogo da visitare sia l'isola che dico io, ombrosa e lucente, gremita di vita e di morte, crogiolo di razze e crocevia di secoli, l'impresa risulterà più che mai portatrice di turbamento e di rischio: se ogni viaggio significa una scommessa di conoscenza e felicità, il viaggio in Sicilia è un esame senza confronto, è l'Esame.
Origine: La luce e il lutto, p. 56

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