
da Indifferenti, La città futura, numero unico, 11 febbraio 1917
Una raccolta di frasi e citazioni sul tema estraneo, vita, essere, proprio.
da Indifferenti, La città futura, numero unico, 11 febbraio 1917
Origine: Da Si fa presto a dire famiglia http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2016/05/01/si-fa-presto-a-dire-famiglia56.html, la Repubblica, 1° maggio 2016.
Origine: Citato in Emil Ludwig, Colloqui con Mussolini, traduzione di Tomaso Gnoli, Mondadori, 2000.
da Leoni o volpi, in comune abbiamo la volontà di potenza, Corriere della sera, 5 luglio 2004
“Volesse il cielo che due estranei vincessero l'estraneità.”
Che tu sia per me il coltello
“Tanto estraneo può diventare solo ciò che si ama alla follia.”
Il peso del mondo
2001, p. 145
Il libro dell'inquietudine
tratto da F. Liszt: "Un continuo Progresso. Scritti sulla musica", a cura di G. Kroo, Milano, Unicopli-Ricordi 1987.
Origine: Citato in F. Gilot e C. Lake, Vita con Picasso.
My Brilliant Friend
“Niente di quello che è umano mi è estraneo.”
frase già di Terenzio
Origine: Confessioni di un peccatore, p. 29
Origine: Da Elogio del somaro, p. 94.
da La vita
Origine: Traduzione di Piero Polesello, in Poesia, anno X, aprile 1997, n. 105, Crocetti Editore, Milano, p. 34.
Uno, nessuno e centomila (eBook Supereconomici)
Smackdown del 10 luglio 2009. Rivolto a Jeff Hardy prima del suo match contro Khali, per provare sia che il suo infortunio all'occhio era reale (nella storyline), sia per attaccare Jeff per i suo errori relativi alla sospensione di 16 mesi prima
“Perché Ti giustifichi sempre? […] Forse che desidero da Te qualcosa che Ti è estraneo?”
Origine: La fidanzata di lillà. Lettere a Ljuba, p. 76
citato in Nino Salvaneschi, Il tormento di Chopin, dall'Oglio Editore, 1943
Origine: Il modernismo e i rapporti tra religione e filosofia, p. 69
citato in Loredana Lipperini, Cretine, scalmanate, Lipperatura, 26 novembre 2007
dall' intervista http://vaticandiplomacy.wordpress.com/2008/05/13/vaticano-per-padre-funes-lipotesi-sullesistenza-di-extraterrestri-non-contrasta-con-la-fede/ allOsservatore Romano del 14 maggio 2008
citato in Quel peccato è un nostro diritto, a cura di Nicola Nosengo, Cinzia Sciuto, Tiziana Moriconi e Roberta Pizzolante, L'espresso, n. 39, anno LII, 5 ottobre 2006
Origine: Citato in Va in onda la liberaldemocrazia, Il Messaggero, 7 gennaio 1994.
da Mina. La fuga dal futuro, Il Venerdì di Repubblica, 9 dicembre 1988
“Sono un uomo e nulla di ciò che è umano mi è estraneo.”
Homo sum: humani nil a me alienum puto.
I, 1, 77
introduzione alla filosofia dell'azione
Lezioni spirituali per giovani Samurai, Incipit
Massimo Fini
“Tutto ciò che doniamo è nostro; tutto ciò che teniamo per noi ci è estraneo.”
da Lettera al vescovo Lupo
Origine: Citato in Geza Gardonyi, Sotto la tenda di Attila, traduzione e commento a cura di Laura Draghi, Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori, 1983, p. 208.
Origine: Da Pensamiento y poesía en la vida española, p. 54, in Luoghi della poesia, traduzione di Armando Savignano, Bompiani, Milano, 2014, p. 37 https://books.google.it/books?id=2cw7BQAAQBAJ&pg=PT37. ISBN 8858761960
Citazione un po' troppo lunga: tagliarla
La democrazia in America
Variante: I governi democratici possono diventare violenti e anche crudeli in certi momenti di grande effervescenza e di pericolo, ma queste crisi saranno rare e passeggere.
Quando penso alle piccole passioni degli uomini del nostro tempo […] non temo che essi troveranno fra i loro capi dei tiranni, ma piuttosto dei tutori. Credo, dunque, che la forma d'oppressione da cui sono minacciati i popoli democratici non rassomiglierà a quelle che l'hanno preceduta nel mondo, […] poiché le antiche parole dispotismo e tirannide non le convengono affatto. La cosa è nuova, bisogna tentare di definirla, poiché non è possibile indicarla con un nome.
Se cerco di immaginarmi il nuovo aspetto che il dispotismo potrà avere nel mondo, vedo una folla innumerevole di uomini eguali, intenti solo a procurarsi piaceri piccoli e volgari, con i quali soddisfare i loro desideri. Ognuno di essi, tenendosi da parte, è quasi estraneo al destino di tutti gli altri: i suoi figli e i suoi amici formano per lui tutta la specie umana; quanto al rimanente dei suoi concittadini, egli è vicino ad essi, ma non li vede; li tocca ma non li sente affatto; vive in se stesso e per se stesso e, se gli resta ancora una famiglia, si può dire che non ha più patria.
Al di sopra di essi si eleva un potere immenso e tutelare, che solo si incarica di assicurare i loro beni e di vegliare sulla loro sorte. È assoluto, particolareggiato, regolare, previdente e mite. Rassomiglierebbe all'autorità paterna se, come essa, avesse lo scopo di preparare gli uomini alla virilità, mentre cerca invece di fissarli irrevocabilmente all'infanzia; ama che i cittadini si divertano, purché non pensino che a divertirsi. Lavora volentieri al loro benessere, ma vuole esserne l'unico agente e regolatore; provvede alla loro sicurezza e ad assicurare i loro bisogni, facilita i loro piaceri, tratta i loro principali affari, dirige le loro industrie, regola le loro successioni, divide le loro eredità; non potrebbe esso togliere interamente loro la fatica di pensare e la pena di vivere?
Così ogni giorno esso rende meno necessario e più raro l'uso del libero arbitrio, restringe l'azione della volontà in più piccolo spazio e toglie a poco a poco a ogni cittadino perfino l'uso di se stesso. L'eguaglianza ha preparato gli uomini a tutte queste cose, li ha disposti a sopportarle e spesso anche considerarle come un beneficio. Così, […] il sovrano estende il suo braccio sull'intera società; ne copre la superficie con una rete di piccole regole complicate, minuziose ed uniformi, attraverso le quali anche gli spiriti più originali e vigorosi non saprebbero come mettersi in luce e sollevarsi sopra la massa; esso non spezza le volontà, ma le infiacchisce, le piega e le dirige; raramente costringe ad agire, ma si sforza continuamente di impedire che si agisca; non distrugge, ma impedisce di creare; non tiranneggia direttamente, ma ostacola, comprime, snerva, estingue, riducendo infine la nazione a non essere altro che una mandria di animali timidi ed industriosi, della quale il governo è il pastore.
Ho sempre creduto che questa specie di servitù regolata e tranquilla, che ho descritto, possa combinarsi meglio di quanto si immagini con qualcuna delle forme esteriori della libertà e che non sia impossibile che essa si stabilisca anche all'ombra della sovranità del popolo.
[…] In questo sistema il cittadino esce un momento dalla dipendenza per eleggere il padrone e subito dopo vi rientra.
“Coloro che amiamo spesso ci sono più estranei degli altri.”
Oromis
Eldest
Origine: Dalla presentazione de Il Signore dei Sogni a Verona, 23 agosto 2016. Video https://www.youtube.com/watch?v=GTEnRd7wiOQ disponibile su Youtube.com (00:22).
libro primo, IV
Uno, nessuno e centomila
Variante: La solitudine non è mai con voi; è sempre senza di voi, e soltanto possibile con un estraneo attorno: luogo o persona che sia, che del tutto vi ignorino, che del tutto voi ignoriate, così che la vostra volontà e il vostro sentimento restino sospesi e smarriti in un’incertezza angosciosa e, cessando ogni affermazione di voi, cessi l’intimità stessa della vostra coscienza. La vera solitudine è in un luogo che vive per sé e che per voi non ha traccia né voce, e dove dunque l’estraneo siete voi
da Ecosofia: la nuova saggezza. Per una spiritualità della terra, Cittadella Editrice, Assisi 1993
Alexis ou le Traité du vain combat / Le Coup de grâce
The Historian's Craft: Reflections on the Nature and Uses of History and the Techniques and Methods of Those Who Write It.